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Il “libro sospeso” che aspetta il suo lettoreCosì il romanzo è pagato da uno sconosciuto
Cultura e Spettacoli

Il “libro sospeso” che aspetta il suo lettore
Così il romanzo è pagato da uno sconosciuto

Ve la ricordate la storia del “caffè sospeso”? Bene, adesso la stessa filosofia la si può applicare al libro con la soddisfazione di avere in città una delle poche librerie d’Italia (si

Ve la ricordate la storia del “caffè sospeso”? Bene, adesso la stessa filosofia la si può applicare al libro con la soddisfazione di avere in città una delle poche librerie d’Italia (si contano su una mano) ad aver sposato questa idea per consentire una maggiore circolazione di volumi. Un’idea che piace. E molto. A confermarlo sono Daniela ed Elisa della Libreria Mondadori che venerdì scorso su Facebook hanno annunciato di aver istituito questa curiosa novità. «Funziona con un sistema semplicissimo -spiega Daniela- un cliente viene da noi, compra libri per sè e poi ne compra uno da lasciare dietro, nell’angolo dedicato proprio al “libro sospeso”. Chi viene dopo di lui può prendersi uno dei volumi pagati che aspettano di essere letti e portarselo a casa, anche senza acquistare nulla o lasciarne a sua volta. Massima libertà che accomuna gli appassionati della lettura, anche se non si conoscono fra loro.»

A dare il “la” all’iniziativa della Libreria Mondadori è stata una signora di quarant’anni che ha lasciato in sospeso “Il Grande Gatsby” con tanto di dedica allo sconosciuto lettore cui era destinato. A ritirarlo è stata una ragazza che, al suo posto, ha lasciato un libro di Stendhal. In una settimana sono stati una decina i libri acquistati e lasciati sotto l’evocativo libro appeso con un filo al soffitto ed altrettanti sono stati prelevati dai clienti attirati da questa nuova idea. Particolare attenzione è stata prestata anche da un turista straniero colpito dall’iniziativa, che ha raccolto uno dei libri sospesi e se lo è portato a casa.

La buona notizia è che ci sono stati anche alcuni adolescenti ad aver preso e lasciato un libro già pagato; in edizione economica, ovviamente, ma pur sempre un segno di apprezzamento per questa evoluzione del “book crossing”. Questa mattina da prendere c’erano il Codice da Vinci di Dan Brown e le Storie del bosco antico di Mauro Corona. «Qualche volta la scelta del libro da lasciare in sospeso è squisitamente economica -spiega ancora Daniela- ma nella maggior parte dei casi passa attraverso la propria esperienza di lettura. Se un libro è piaciuto ed ha significato qualcosa di importante nella propria vita allora è naturale che si abbia il desiderio di trasmetterlo anche ad altri».

Daniela Peira

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